Rega una domanda: esiste un metodo (pomata o robe del genere) per sentire meno dolore quando si fa un tatuaggio?

Gianni XXXX Il tatuaggio LO DEVI SENTIRE!!!!
Elisa XXXXXX Che due maroni, se uno fa fatica a sopportare il dolore ma vuole tatuarsi, che si metta la crema, chi vuole sopportare il dolore lo sopporti… Possibile si debba sempre polemizzare?
Silvia XXXXX No, a quanto pare i soliti estremisti devono imporre il dolore al prossimo “altrimenti che ti tatui a fare”
Alice XXXXX Il tatuaggio è dolore, catarsi e molte altre cose.

Quante volte vi siete imbattuti in discussioni simili (o identiche) a questa dal vivo o sui social?
Personalmente, frequentando molti studi e facendo parte di diversi gruppi che si occupano di tatuaggi, mi capita dalle 3 alle 300 volte al giorno!

Generalmente le fazioni sono sempre 2: i “puristi” della vecchia guardia che dicono che il dolore è parte integrante dell’esperienza del tatuaggio e i “riformisti”che sostengono sia lecito ricorrere ad un aiutino per sopportare la seduta.

Come spesso accade, si finisce nel tifo da stadio ed ognuno resta della propria opinione, senza aver realmente discusso del problema. Eppure soprattutto in questo caso, oltre le opinioni personali, ci sarebbero diversi risvolti sia tecnici che etici di cui poter parlare.
Ad esempio, per un tatuatore è tecnicamente uguale lavorare su una pelle trattata con anestetico, rispetto ad una non trattata?
Il risultato in termini estetici sarà lo stesso?

Mappa Dolore Tatuaggio E per quanto riguarda la legalità? Teoricamente in Italia gli anestetici di sintesi (per capirci la lidocaina, vasocaina, codeina e company) dovrebbero essere utilizzati solo sotto controllo medico o comunque dopo parere positivo del medico stesso e sono acquistabili in modo legale solo presso le farmacie.
Perché?
Perché queste sostanze, oltre a desensibilizzare, interagiscono con i farmaci antiaritmici cioè che regolano il battito cardiaco e questo capite bene possa essere un problema.
Non voglio dire che ti metti la crema anestetica e muori, se sei in salute probabilmente non ti succede nulla, ma ci sono stati alcuni casi di malori associati all’uso senza controllo di questo tipo di prodotti, fortunatamente quasi sempre non gravi.
Quasi.
Ora sappiamo tutti che se vai in farmacia e chiedi quelle creme anestetiche, capita che te le diano e che poi stia al tatuatore assumersi la responsabilità del loro utilizzo.

Abbiamo chiesto a Giacomo Spigarelli, in arte MR. Jack, un tatuatore professionista sempre molto attento sia al lato artistico che a quello etico e sanitario del suo lavoro, cosa ne pensa.

Ci tengo molto a precisare una cosa fondamentale prima di dare un mio personale giudizio tecnico, le creme anestetiche sono DEI MEDICINALI, che agiscono sui nostri clienti con lo stesso fine cioè NON FAR SENTIRE IL DOLORE, ma cambiano la loro efficacia e i loro effetti indesiderati in base alle caratteristiche fisiche del soggetto su cui vengono applicate.
La domanda che molti tatuatori e clienti si fanno è “ma indurirà la pelle? Verrà bene il tatuaggio?
Non ci sono risposte universali a questa domanda ma di certo io ho riscontrato PRO e CONTRO nell’applicare anestetici locali di libera vendita.

Uno dei più grandi vantaggi chiaramente (ed è anche il motivo per cui viene utilizzata) è l’assenza di dolore, il che evita da parte del cliente tremori, movimenti involontari o pause rigenerative.
Altro vantaggio è la quasi assenza di sangue per la presenza di vasocostrittori all’interno delle creme stesse.
“Ma non è tutto oro ciò che luccica” avendo parlato dei PRO ora passiamo ai CONTRO, la prima cosa da tenere bene a mente è che queste creme sono dei MEDICINALI e come tali non vanno assolutamente utilizzati con leggerezza ma con cautela da parte sia dei tatuatori che dei clienti, perché possono causare aritmie cardiache(nello specifico bradicardia), danni epidermici, reazioni allergiche alle sostanze contenute nelle creme.
Un altro contro è l’indurimento della zona dove applicheremo l’anestetico il che ci porterà ad una difficoltà maggiore nell’esecuzione del tatuaggio stesso.
Per quanto riguarda il processo di guarigione non viene assolutamente modificato dalla presenza di anestetici all’interno delle creme, ma potrebbe modificarsi/prolungarsi a causa di una epidermide lesionata dall’abuso di quest’ultime.
Il consiglio da professionista che mi sento di dare è quello di informarsi molto bene in primis sulla salute del nostro cliente e quindi accertarci che abbia tutte le caratteristiche psico/fisiche per poter fare un uso di creme anestetiche e magari evitarne l’uso nei casi in cui sia possibile ricorrere a prodotti più naturali, come mousse o burri lenitivi/antinfiammatori in commercio
E quindi? E quindi valutate voi, insieme al vostro tatuatore quale possa essere il modo migliore per affrontare la seduta, ma prendete decisioni informandovi sui risvolti delle vostre scelte.

Noi di Aftertattoo abbiamo optato per la terza via, quella che ci contraddistingue, quella della soluzione naturale, perfettamente legale e senza problemi per la salute.
Esistono infatti dei rimedi naturali conosciuti fin dall’antichità (usati ad esempio dai dentisti) efficaci sul dolore, sul rossore e sull’infiammazione. L’effetto anestetico non è pari a quello degli anestetici di cui abbiamo parlato ma danno una mano: in sostanza l’ago lo senti lo stesso ma sopporti meglio le sedute lunghe perché l’infiammazione è minore, senza avere problemi né di salute, né di indurimento della pelle.
Inoltre aiuti il tatuatore nel suo lavoro, soprattutto nell’uso dei colori, perché la pelle arrossisce molto meno ed è meno gonfia.
Vuoi avere una seduta più confortevole, senza che la pelle si irrigidisca, senza problemi per la salute, senza interrompere 100 volte il tatuatore perché non ce la fai più?
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